Ma Internet è un ottimo
ambiente per poter accedere e utilizzare elementi sonori che possono
integrare tutta una serie di attività, pubblicazioni ad esempio
che hanno a che fare con il suono.
Questo chiaramente permette di mettere materiale in rete in modo semplice
ed ovviamente il numero di persone che può accedervi è alto,
perchè ad esempio è molto più facile per me mettere
in rete dispense e file audio piuttosto che distribuirli con i metodi tradizionali.
Questa funzione del suono in Internet non è così banale.
Chi lo ha capito abbastanza bene sono quelli del Groupe de Recherches Musicales,
gruppo storico fondato da Pierre Schaeffer all'inizio degli anni 50, che
si occupa principalmente di interazione musicale elettronica, ed ha creato
dei volumetti -Portrait- dedicati ai grandi compositori di musica elettronica.
Parmeggiani, e molti altri di area francese.
Attraverso INA.fr sono resi così accessibili una gran quantità di
materiale audio (esemplificazioni di partiture analitiche ed esempi sonori
concreti).
Un altro aspetto che si può realizzare all'interno del Web è il
fatto di poter archiviare e catalogare e rendere disposinibile un gran
quantità di materiale sonoro.
Alcuni progetti in corso: - freesound barcelona - ad esempio, dove ogni
compositore ed artista sonoro può mettere a disposizione di altri,
oggetti sonori, eventi sonori messi in una specie di banca dati, dove
io posso andare e prenderli in maniera libera. E' questo un aspetto molto
interessante come sistema di condivisione - materiale grezzo, pronto
per essere utilizzato da chiunque.
Ci sono altre esperienze - come l'archivio realizzato dal Forum for Acoustic
Ecology che ha dei link di riferimento, rimandi a pagine Web in cui vengono
messe a disposizione registrazioni di ambienti sonori particolari.
E se io voglio avere una idea di esperienze di suoni particolari, quì io
posso trovarle.
E' un aspetto rilevante perchè permette di accedere ad elementi
sonori - da casa propria, poterli ascoltare -e quindi non avere più la
necessità di ricercare dalle fonti tradizionali e soprattutto
per chi studia queste cose, di avere un accesso diverso.
Questo aspetto di documentazione è un fatto molto importante
per capire che il suono nella nostra epoca cambia - Il panorama sonoro
negli ultimi decenni è cambiato in maniera notevole - le città sono
cambiate - ci sono dei suoni che non si incontrano piu - che erano fatti
da oggetti non più utilizzati.
E' interessante dunque non solo a livello sonoro ma anche a livello storico
sociologico il fatto di poter ascoltare ambienti così come erano...
e poterlo fare non attraverso incisioni non più facilmente reperibili
ma attraverso il Web.
C'è una biblioteca di suoni che si può trovare su - omroep.nl
- in cui alcune pagine web rimandano ai suoni tra i più inusuali
(strumenti di lavoro - mezzi di trasporto - natura ) e cliccando in ognuno
di questi menù si apre il relativo archivio.
In questo caso è importante l'aspetto di memoria sonora - la
memoria dei luoghi che si può riascoltare.
La conclusione che possiamo trarre fin da adesso è che il potenziale
del suono nel Web è molto forte. Per ora è parzialmente
inespresso ma è prevedibile che nel futuro, con la possibilità di
far passare dei files audio di una certa importanza -e la consapevolezza
della possibilità di modellare il suono, diverrà sempre
piu importante per comunicare dei contenuti sia artistici che commerciali
o collegarsi a grandi banche sonore.
Lelio Camilleri : titolare
del corso di Musica Elettronica al Conservatorio di Musica di Bologna,
insegna Musica Digitale al Master in Multimidia dell'Università di
Firenze e tiene il corso di Musicologia e Storia della Musica di Avanguardia
nel corso di laurea specialistica in Teorie della Comunicazione sempre presso
la stessa Università. Collabora stabilmente con il Centro Tempo Reale
di Firenze. Ha pubblicato il libro Il Peso del Suono (Apogeo 2005)
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