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    . Il Suono In Chiaro . Esperienze
Groupe de Recherches Musicales - freesound barcelona -
omroep.nl - partiture analitiche - archivi - biblioteche sonore.
 


Lelio Camilleri : Ci sono molti studi al riguardo e ci sono delle linee guida per creare degli ambienti in cui tutti si possono orientare, non solo quelli che hanno, per esempio, degli schermi a 21 pollici con milioni di gradazioni colore - ma pure chi ha un visore da 15 pollici in bianco e nero.
Quando dunque noi parliamo di arredo di suono funzione possiamo parlare di suoni background per arredare la pagina web, in questo caso ci possono essere elementi sonori con cui aprite la pagina Web - ed anche così saranno suoni che devono avere una certa valenza rispetto a quello che voi vedrete, perchè possono dare una indicazione fuorviante se vengono utilizzati in maniera inappropriata.
Potete fare l'esperimento di mettere elementi sonori diversificati sullo stesso video ed osservare come questo influenzi la ricezioni delle immagini molto di più di quanto si pensi.

La scelta del suono di background è una scelta fondamentale per la vostra pagina.
L'altro aspetto sono i suoni funzionali che servono per rafforzare la specificità di alcuni oggetti della pagina, e possono muovere strategie di vario genere.
Alcune che dicono: - bene, a dei pulsanti che rimandano ad altre pagine associo sempre lo stesso suono.Così, in questo caso il legame tradizionale tra suono e pulsante è solo per dire: questo è il suono del pulsante.
Certo questa è una strategia semplice ma efficace.

Ci sono strategie diverse ìn cui io associo elementi sonori a pulsanti o zone di menù particolari perchè in quel caso lego il contenuto del legame tra una parte del menù e la pagina che verrà richiamata ad un elemento sonoro, e poichè i contenuti sono diversi, io inserisco degli elementi sonori diversi. In questo caso i due legami sono - uno il legame all' azione di premere il pulsante - ora poichè l'azione di premere un pulsante è sempre la stessa anche se il pulsante cambia colore - io associo al pulsante un suono.
L'altro è collegare l'elemento sonoro ad un contenuto - quindi se io schiaccio una parte del menù anche se è una lista con nomi diversi ma comunque graficamente organizzata in modo uguale, in quel caso lì io associo il mio elemento sonoro che varia e che mi collega a quella parte del menù che è diversa.

Altri elementi sonori sono quelli chiamati di orientamento che possono essere anche in questo caso degli elementi sonori che - o sono background e fanno orientare - così che io muovendo il mouse cambio gli elementi sonori - e fanno quindi capire che quando io tocco delle aree diverse di questo menù, di questa pagina vado a finire in zone e contenuti diversi. Quindi la modifica dell'elemento sonoro mi fa capire che sto modificando o sto toccando delle zone di questa pagina che mi portano a contenuti di carattere differente.


Alcuni esempi:

 
 


Ma Internet è un ottimo ambiente per poter accedere e utilizzare elementi sonori che possono integrare tutta una serie di attività, pubblicazioni ad esempio che hanno a che fare con il suono.
Questo chiaramente permette di mettere materiale in rete in modo semplice ed ovviamente il numero di persone che può accedervi è alto, perchè ad esempio è molto più facile per me mettere in rete dispense e file audio piuttosto che distribuirli con i metodi tradizionali.
Questa funzione del suono in Internet non è così banale.
Chi lo ha capito abbastanza bene sono quelli del Groupe de Recherches Musicales, gruppo storico fondato da Pierre Schaeffer all'inizio degli anni 50, che si occupa principalmente di interazione musicale elettronica, ed ha creato dei volumetti -Portrait- dedicati ai grandi compositori di musica elettronica.
Parmeggiani, e molti altri di area francese.
Attraverso INA.fr sono resi così accessibili una gran quantità di materiale audio (esemplificazioni di partiture analitiche ed esempi sonori concreti).

Un altro aspetto che si può realizzare all'interno del Web è il fatto di poter archiviare e catalogare e rendere disposinibile un gran quantità di materiale sonoro.
Alcuni progetti in corso: - freesound barcelona - ad esempio, dove ogni compositore ed artista sonoro può mettere a disposizione di altri, oggetti sonori, eventi sonori messi in una specie di banca dati, dove io posso andare e prenderli in maniera libera. E' questo un aspetto molto interessante come sistema di condivisione - materiale grezzo, pronto per essere utilizzato da chiunque.
Ci sono altre esperienze - come l'archivio realizzato dal Forum for Acoustic Ecology che ha dei link di riferimento, rimandi a pagine Web in cui vengono messe a disposizione registrazioni di ambienti sonori particolari.
E se io voglio avere una idea di esperienze di suoni particolari, quì io posso trovarle.
E' un aspetto rilevante perchè permette di accedere ad elementi sonori - da casa propria, poterli ascoltare -e quindi non avere più la necessità di ricercare dalle fonti tradizionali e soprattutto per chi studia queste cose, di avere un accesso diverso.

Questo aspetto di documentazione è un fatto molto importante per capire che il suono nella nostra epoca cambia - Il panorama sonoro negli ultimi decenni è cambiato in maniera notevole - le città sono cambiate - ci sono dei suoni che non si incontrano piu - che erano fatti da oggetti non più utilizzati.
E' interessante dunque non solo a livello sonoro ma anche a livello storico sociologico il fatto di poter ascoltare ambienti così come erano... e poterlo fare non attraverso incisioni non più facilmente reperibili ma attraverso il Web.
C'è una biblioteca di suoni che si può trovare su - omroep.nl - in cui alcune pagine web rimandano ai suoni tra i più inusuali (strumenti di lavoro - mezzi di trasporto - natura ) e cliccando in ognuno di questi menù si apre il relativo archivio.

In questo caso è importante l'aspetto di memoria sonora - la memoria dei luoghi che si può riascoltare.

La conclusione che possiamo trarre fin da adesso è che il potenziale del suono nel Web è molto forte. Per ora è parzialmente inespresso ma è prevedibile che nel futuro, con la possibilità di far passare dei files audio di una certa importanza -e la consapevolezza della possibilità di modellare il suono, diverrà sempre piu importante per comunicare dei contenuti sia artistici che commerciali o collegarsi a grandi banche sonore.



Lelio Camilleri : titolare del corso di Musica Elettronica al Conservatorio di Musica di Bologna, insegna Musica Digitale al Master in Multimidia dell'Università di Firenze e tiene il corso di Musicologia e Storia della Musica di Avanguardia nel corso di laurea specialistica in Teorie della Comunicazione sempre presso la stessa Università. Collabora stabilmente con il Centro Tempo Reale di Firenze. Ha pubblicato il libro Il Peso del Suono (Apogeo 2005)

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