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Il Museo/Archivio di fotografia storica ICCD. (Gabriele Borghini)


 


Il nostro progetto è realizzare una struttura dedicata al fotografico.
Uno degli obbiettivi principali consiste come atto primario e fondamentale, in quell'esercizio mirato ad una conservazione, la quale applichi nella complessità anche concettuale del suo svolgersi, non solo standard definiti in ambito internazionale ma la capacità di evidenziarsi come esercizio di cultura. Il costituirsi presso l' ICCD fin dal 1997 di un Museo Archivio di Fotografia Storica ha comportato in meno di 10 anni il realizzarsi all'interno dell' Istituto non solo di un luogo deputato alla operativita necessaria, ma anche al costituirsi di una vera e propria 'forma mentis' che ha spostato la bilancia delle azioni istituzionali verso una paritetica attenzione al versante del catalogo e a quello del fotografico.


Risulta evidente che una delle prime voci al quale l' ICCD debba porre la massima attenzione sia quella relativa alla conservazione degli archivi fotografici.
Il ricorso alla digitalizzazione preventiva e la realizzazione di apposite banche dati atte alla formazione di un archivio online si pone come imprescindibile per evitare traumi da manomissioni su opere particolari e fragili quali stampe e matrici originali, ma anche quale operazione strettamente connessa con una idea di restauro che non sia circoscrivibile al mero salvataggio della fisicità delle opere, ma anche alla conservazione e valorizzazione delle opere di elementi materiali, strettamente connaturati con la più verifica anagrafe dell'opera.


Quindi attuazioni di problematiche espositive, quando si tratterà di realizzare mostre di materiali originali per le quali lo studio di particolari sistemi espositivi che vanno dalla climatizzazione delle vetrine, alla modulazione standard delle emittenze luminose sembra essere a tutt' oggi la soluzione più praticabile.
Il problema non si esaurisce nella esposizione del pezzo esposto, ma si deve prevedere una conservazione di grado diverso, quali la necessità di studi preliminari che permettano una approfondita conoscenza intesa come elemento costitutivo dell'opera, la quale opera vada risarcita nelle sue mancanze e soprattutto di lettura non visiva, bensì intellettiva.
E in tale senso che si uniscono i termini del catalogare e del conservare.


In questa direzione si muove la realizzazione di questo piccolo organismo che è il Museo Archivio di fotografia storica del ICCD soprattutto come interazione di settori mirati: una biblioteca specializzata della Storia della Fotografia, un laboratorio di restauro adatto all'intervento immediato, una multi postazione online basata sulla catalogazione secondo i procedimenti (scheda f e scheda fondo) un book shoop specializzato - magazzini climatizzati secondo progetti altamente scientifici - un area espositiva completamente dedicata alle strumentazioni fotografiche d'epoca - un altra dedicata ad esposizioni temporanee a rotazione, uno spazio attrezzato a conferenze.
Un organismo estremamente complesso questo piccolo museo che ha l'ambizione di essere parte di un complesso in una dimensione certo più vasta che è quella dell' attenzione verso la fotografia.


 
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