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- Anima Mundi -
   
 
Strumenti analitici

La maniera nuova di rappresentare e guardare
il mondo si chiamava prospettiva.
Si tratta di un trucco che si attiva purché si
obbedisca ad alcune regole.
E la prima regola per cui la prospettiva funziona
è che il soggetto sia fermo ed immobile.
Perché si parla di questo?
perché c'è un rapporto stretto tra ciò
che è l'immobilità antica e la fissità
del soggetto moderno.


   
   
Questo è l'autentico e vero soggetto della modernità; perché nella prospettiva se il soggetto si muove anche di un solo passo il trucco non funziona più e risulta evidente. Mentre la prospettiva consiste nel rapresentare il mondo su una tavola, cioè a due dimensioni e far finta che esista una terza dimensione la profondità.
E' uno strumento straordinario che poneva alcuni problemi ai contemporanei:
-la maniera cioè di sistemare insieme le informazioni per ottenere modelli di funzionamento del mondo
-e poi perchè tutti i sensi tranne la vista venivano eliminati dal procedimento della proiezione prospettica, mentre l'occhio diventava il fondamento dei sensi - in un punto che svanisce, ovvero
il punto dove le cose svaniscono - il punto di fuga che sta di
fronte a voi determinato da quelle che solo le linee rette che tendono a coincidere e a concentrarsi...l'occhio dice qualcosa che per il tratto non è possibile ammettere...e viceversa.
 
Nascita dello spazio

Lo spazio lo si può intendere anche metaforicamente.
Ma per l'etimologia classica il termine
proviene da -stadium- la misura metrica lineare standard;
standard nel senso che si applica in ogni caso e comunque, indipendentemente dal contesto.
E' per questo che nel medioevo di spazio
inteso in questo senso non ne esisteva affatto, perché ogni luogo, ogni città nel medioevo
aveva la sua
unità di misura.

 
Non che lo spazio fosse una invenzione autentica.
Tracce di idea di spazio si hanno anche nell' antichita.
Il primo che parla di spazio è Cesare quando dice:
"Veni - Vidi - Vici" proprio nel senso della prospettiva che dimostra; ho vinto perchè ho ridotto a conoscenza la visione,e prima ancora perché ho fatto in fretta -Veni.
Lo spazio significa prima di tutto riduzione del mondo a termini di percorrenza; è una questione di velocità, mentre l'occhio che guarda il soggetto nella prospettiva resta immobile perchè la visione permanga. Così l'occhio deve guardare tutto e subito, non può arrestarsi, e nello stesso tempo l'occhio è risucchiato,calamitato dal punto di fuga.
Così nasce l'immagine moderna. L'immagine moderna è - l'immagine - che si fonda sullo spazio; c'è uno oggetto e c'è un soggetto perfettamente individuabile in funzione di una distanza e in una relazione di proporzione.

 
Geografia tolemaica
Nella Firenze dell'400 viene reintrodotta la geografia tolemaica.Sostanzialmente
Tolomeo nei suoi trattati dimostra come trasformare una sfera in un piano.

Aratostene nel terzo secolo avanti Cristo riesce a misurare l'arco di circonferenza terrestre;
Cicerone nel sogno di Scipione descrive un personaggio dall'alto dell'universo che immagina la terra come una piccola sfera.

 

In realtà si era sempre saputo che la terra fosse una sfera.
Tolomeo insegna soltanto una tecnica; a tradurre una sfera in una tavola - una tavola geografica realizzata attraverso il principio di proiezione - un modello attraverso cui trasformare una sfera
in una mappa.Si tratta di un processo quasi ontologico che riguardava la natura delle cose
- intaccando sia pure il sistema irriducibile delle cose: la sfera è conclusa ma anche illimitata,
la mappa è finita ma aperta.Se nella modernità la sfera non fosse anche una mappa noi non avremmo mai avuto l'epoca delle esplorazioni. La modernità è nata quando è stato possibile trasformare una sfera in una mappa, facendo diventare così la terra una serie di sistemi finiti ma aperti, che potevano venire a contatto uno con l'altro.Se fosse rimasta solo una sfera sarebbe diventato un sistema chiuso e limitato, che se non c'è confine... non c'è nient'altro da conoscere.
La prospettiva è la proiezione di Tolomeo, la tecnica attraverso la quale si trasforma la sfera in una tavola. Il criterio, la chiave di questa trasformazione è la distanza da cui si fa dipendere le dimensioni dell'oggetto che noi guardiamo. Cosi nasce lo spazio, il soggetto, l'oggetto e in mezzo
a garantire la distinzione tra i due vi è lo spazio. Il controllo preciso matematico della distanza.

                                   Lo stato moderno
Tutta la modernità nasce da questo criterio:se pensiamo allo stato lo pensiamo immobile.
Per definizione lo stato è stabile, non si muove; è esattamente come il soggetto della
prospettiva; che perchè tutto funzioni deve restare immobile.

Le qualità di uno stato
moderno sono le stesse
della geografia classica.
Lo stato deve essere letteralmente una tavola.
Deve essere cioè continuo,
non deve avere fratture
interne, né deve avere interruzioni, ma deve
essere omogeneo;
fatto tutto della
stessa sostanza
 
 

Questo è un problema (la compattezza di un stato si misura nell'omogeneità del sistema)
perchè nessun stato è mai completamente omogeneo; omogeneo e isotropico, la
qualità per cui tutte le parti sono montate verso la stessa direzione - la funzione di una capitale.
E la capitale è il centro.
Il modello del territorio moderno è dunque una tavola.
Tutta la modernità si gioca sul un fatto che non è la carta geografica la copia del mondo - ma
è il mondo la copia di una tavola

   
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