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Il
XVI Simposio di scultura ,
curato da Bruno Corà , ha visto 11 artisti
emergenti impegnati nella realizzazione di un'opera "en
plein air"partendo dal blocco di marmo, sul tema
" Lavoro senza fine… fine del lavoro ".
Corà – L'argomento
del simposio ruota intorno al tema del lavoro. Lavoro artistico che
nel mondo occidentale è un insieme di relazioni, un rapporto
che l'arte necessariamente intesse con il mercato e con il sistema
dell'informazione.
Vorrei ricordare una espressione (che mi è gradita) intorno
al lavoro dell'arte, pronunciata da Merz che (qui nel parco della
Padula) ha lasciato una traccia significativa.
Parlando dell'arte e del lavoro dell'arte sosteneva che "quello
dell'arte è un giorno particolare” un giorno che dura tutta la vita,
come una domenica lunghissima. Per dire che l'arte è una festa ed una
vacanza e che tutto il lavoro dell'arte poggia non sulla fatica ma sulla gioia
della creazione. E questo è noto agli artisti! che nella modalità processuale
(che attraversa la dimensione dell'operosità) sperimentano tutti gli istanti
- mentre si fa – ed è un momento di sofferenza ma anche di grande
gioia e passione.
A partire da questo sarà necessario sgombrare il campo da confusioni linguistiche
e disciplinari. Poiché l'arte in questo momento vive forse la sua crisi
più alta, ma pure il grado estremo di possibile trasformazione e riqualificazione.
Siamo su una soglia - un caos / una armonia - di certo un caos che può portare
ad una riqualificazione del linguaggio
D. -Il materiale marmo gode di un immaginario
simbolico molto inteso Devo però dire che la pietra in genere
tra le collezioni più importanti non è molto rappresentata
Le testimonianze che rimangono sono relative ai grandi artisti del
passato recente Ma i materiali del contemporaneo sono oggetti di produzioni
industriali come la fibra di vetro o la plastica
Vorrei chiedere a Franz Kaiser se la tendenza è irreversibile oppure c'è un
futuro per la pietra E poi come il marmo si colloca nell'arte contemporanea?
Kaiser -Penso che ci sono diversi aspetti
da valutare nelle problematiche legate al materiale marmo. Uno di questi è che
le ultime generazioni apprezzano questo materiale come contenuto oltre che come
significato stesso per la realizzazione dell'opera. Il marmo è contenuto
( significato di qualcosa ) così come lo sono l'acciaio, la plastica ed è già segno
di contenuto in quanto scelto dall'artista
La riflessione che vorrei compiere piuttosto è relativa al suo significato.
Nella storia dell'arte ha significato Michelangelo… e prima ancora l'idea
dell' impero, del potere in genere.E gli artisti contemporanei spesso rifiutano
il marmo perché lo identificano con la storia e la storia ed il marmo
sono carichi di troppi contenuti. E poi molti dei collezionisti in luogo di conoscere
la storia… preferiscono acquistarlo.
Detto questo il marmo è un materiale molto interessante e di fronte allo
strapotere e all'influenza del mas-media risulta ancora più interessante
quando si riappropria della realtà del senso e del lavoro fisico; uno
degli aspetti - questo - più importanti del lavoro dell'arte.e il grande
fascino che traspare è perché è carico di questo contenuto
-esso stesso contenuto-
D. -La scelta del materiale dal punto di vista dell'artista..
Meliton -La questione non e del materiale,
ma dei limiti di questo, limitazioni che mi permettono di mettere in evidenza
l'aspetto fenomenologico del trattamento. (benché parlare di ricerca con
un materiale che pesa 2.7 è una autentica sfida con implicazioni economiche
notevoli) Per la mia formazione di stampo classico è molto impartante
il contatto con le persone che lavorano il marmo e non riesco a pensare che simile
operosività e tradizione le stesse qualità che muovono questa città vadano
perdute.Dovremo fare comunque delle proposte che si collochino al di la dei
circuiti dei musei e delle gallerie.
In ogni caso lo considero un materiale nobile e di una bellezza straordinaria
Il mio atteggiamento lavorandolo è quello di imporlo da protagonista.
D -Ritornano alcuni temi noti: il marmo come contenuto
e come processo, lavoro ed economicità del prodotto.
Ma dalle vostre osservazioni sembra che nel panorama dell'arte… il marmo
finisce per essere una gabbia di se stresso - e ciò che lo rende un
materiale unico e prezioso diventa un motivo per non venire utilizzato.
Corà -Quando si parla di contenuto
evidentemente si intende parlare dal punto di vista di quello che può essere
l' azione dell'artista ed infine del pubblico quando questa opera si troverà nello
spazio ad incontrare la percezione dell'osservatore che in quel momento dovrà dire
qualcosa e dovrà comunicare in termini di forme, di affetti di elaborazione
Questo insieme di relazioni deve esser riprodotto e la sua percezione deve
essere colta per intero, deve accadere qualche cosa poiché quando
si parla di contenuto si parla poi di estro e di tecnica.
Il marmo e prigioniero di qualcosa mi si chiede?
La riflessione riguarda un atteggiamento non singolare e piuttosto una dinamica
complessiva dell'arte attuale che vive una tensione che scocca tra il lavoro
dell'artista e la sua fruizione.
D. -Esiste un “immaginario scultoreo del marmo” di
cui Carrara è la capitale storica, una posizione che per continuare
a mantenere…
Corà -Servono nuovi interpreti a
questa materia che esige una poetica visualizzazione.
Non esistono avanzamenti o progressi nell'arte ma piuttosto una costante
uniforme modalità nell' affrontare la materia e di immaginarla e questa facoltà è la
facoltà poetica e gli artisti -da catalizzatori- dovrebbero esprimere
tale facoltà.
D. -Qual e il problema che affronta quando elabora il marmo
(domanda rivolta agli artisti presenti)
Glebbeek - Mi preoccupo che il risultato non sia kich!
Quindi cerco di realizzare un'opera che pone molta attenzione al materiale
che ha già una
tradizione molto complessa fatta di millenni
D. -Che emozioni si provano a scolpire direttamente nelle
cave
Glebbeek -Oh! Io sono autenticamente
devota al marmo e completamente presa da ogni aspetto che lo riguarda-
D. -Per la cultura orientale ha certo differenti connotazioni
Waragai -In Giappone è un materiale
molto raro. E trovarmi qui tra montagne di marmo è sorprendente e
mi rende molto entusiasta.
D. -Come vivere la creazione artistica nella costrizione
di un tema che è -limite ed interpretrazione-
Peducci -Il tema è importante come
gli obbiettivi da porsi ..(anche per noi che lavoriamo il marmo) Per questo è necessario
arrivare fin da subito all'origine, alla sorgente del materiale e capirne -la
psicologia - e così comprendendola (passando molto tempo con lui)
possiamo arrivare a gestirlo (lui gestisce noi capiamo) queste sono le mie
motivazioni.
E lavorandolo nel contesto originario questo risulta più facile
Merolli -Sebbene abbia frequentato l'accademia,
o forse per questo, è stato frustante adattare un tema prestabilito al
mio lavoro. Comunque le mia idea è di polemica… ovvero cerco
di ricreare un percorso inverso (operando da una cifra che ritorna nella
materia stessa a polemizzare nel suo tracciato con questo sismico della materia
marmo
Corà -Merolli ci da una anticipazione
del suo lavoro, questo andare contro corrente per -rituffarsi dentro il blocco-
altrimenti che uscirne quasi a polemizzare con l'oggetto sismico -
D. -Psicologia del marmo? cosa si intende
Peducci -Il marmo se lo tratti male reagisce
di conseguenza. L'artista deve trovare una mediazione, creare una distanza
accettabile perché possa essere trattato.L'affinità si crea in seguito con
il tempo, poiché il materiale ha una lingua che richiede una lunga
comprensione che rallenta i tempi
D. -Il marmo come anacronismo! Le nuove generazioni vi
arrivano da una ribellione
Lukac -Per la mia esperienza è un materiale ideale perché mi
permette una grande precisione. Si può usarlo in maniera tradizionale
ed innovativa nello stesso tempo.
E' il materiale dell'anima - e lavoralo è una agonia e un'estasi contemporaneamente.
D. -Lo si può sperimentare ancora…
Malle - Esploro i limiti e la
forza di questa materia -il fatto che all' interno, al cuore di questa materia
c'è oscurità totale.
Con naturalezza quindi il mio confronto è di lavorare questa materia ai
limiti della sottigliezza, fino alla possibilità di renderlo trasparente.
Su questa soglia, su questa frontiera tra forza e fragilita e luce -si esprime
la mia ricerca attuale.
D. –‘E possibile rinnovarlo dai canoni della
composizione classica
Lolis -Io piuttosto mi pongo in un dialogo con
il marmo che è un materiale
gentile e forte per come può essere lavorato
Heller -Si lo credo!
‘E possibile pensare alla scultura del marmo come senso del “monumento” come è possibile
realizzare qualcosa che resiste
nel tempo. |
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