Le arti e le culture
delle reti telematiche
History of Networked Art: Net
art - Hacker art – cyberpunk
- jamming culture.
Internet è una
rete di comunicazione telematica ed orizzontale che avvolge il pianeta.Può essere
quindi considerata come una struttura i cui nodi coordinano la trasmissione
dei messaggi tra individui che possono venire in contatto fra loro
e promuovere attività in comune...
L'informazione è una materia prima indispensabile (alla gestione dei capitali
e della società)
L'umano, il naturale ed il tecnologico - soggetti a virtualizziazione
ovvero ad una medesima riduzione in codice binario, alimentano
continuamente l'infinito oceano della rete, un caos che rimarrebbe
indescrivibile senza strumenti che lo organizzano.
In rete opera un
dispositivo (tale appare) in una combinazione
tautologica che nelle sue varie forme stimola
l'espansione della creatività, l'organizzazione
di comunità, lo scambio di dati che
per tali ragioni deforma l' utilitarismo
delle tecnologie informatiche
A causa
delle dinamiche monopolistiche il volto
della rete ha però assunto per
molti utenti i lineamenti delle interfacce
del browser (Explorer Netscape)
Certo
questo prova indirettamente un disincanto
nei confronti dei dispositivi convenzionali
e della loro responsabilità nel
processo di unificazione e semplificazione dell'infinita diversità del
virtuale.La rete non è più semplicemente il modo
più rapido di comunicare - ma il luogo della coabitazione
- della possibilità - luogo
dove esprimere un'ermeneutica personale
con l'aiuto di matrici che ne permettono
l'esperienza diretta.
Un
medium che contiene molteplici linguaggi
- il fruscio telematico - il brillare
delle pagine che appaiono sul video,
che inoltre incorpora due gerghi
ormai interdipendenti: il linguaggio
umano cellula elementare degli ipertesti
e la costellazione delle immagini
simboliche pulsanti –frecce - disegni - info-oggetti
di cui riconosciamo le funzioni e le indicazioni…Queste
due dimensioni sono integrate nelle
interfacce appunto, elemento di contatto
e di frizione tra l'utente ed il
sostrato della programmazione: strutture
reticolari che galleggiano in superficie.
E sotto di esse la matrice che le
organizza parla una lingua non più rivolta
agli uomini ma ai programmi, ai software che dominano dalla profondità del
cyberspazio i linguaggi di programmazione
e che predispongono il funzionamento
di ogni procedura del calcolatore,
di ogni azione nella rete e che permettono
la rielaborazione di tutti i dati.
Avvicinandosi
all'ibridazione
con la vita digitale
si dovrà operare
a livello dei linguaggi
macchina.
Questo significa infatti sprofondare nell'emisfero tecnologico
- arrivare alle sorgenti - maneggiare le stringhe del codice binario per operare
direttamente sui microprocessori - diventare un farmaco che agisce con precisione
molecolare sui neuroni delle macchine
L'arte
si fa infra-concettuale
e non si
limita più solamente
a utilizzare la concatenazione segno-significante-significato - ma accede alla
diversità essenziale dei linguaggi sovrapposti - cerca di decriptare la
matrice che ricompone il senso dei messaggi telematici - la predisposizione degli
info-oggetti si insinua e si mimetizza con la concretezza delle idee che nel
cyberspazio assumono forme e geografiche e genoma digitale comune Gli artisti
però trascendono
gli universi
della comunicazione
umana per
confondersi
con le
dinamiche
del mondo
inanimato,
scoprendo
un linguaggio
delle cose,
tra le
cose, una
conversazione!
Gli ipertesti hanno contribuito alla nascita delle rete.
La
narrativa
ipertestuale
che
si
sviluppa
con
la
diffusione
del
cd-rom
riformula
la
lettura
trasformandola
in
una “flànerie” tra ritagli di testi e
immagini svincolate dalla fissità della
stampa
o
della
dittatura
del
catodo,
realizzando
quella
frammentarieta
tipica
di
una
certa
letteratura
(Dick
Pyncho
Borges
Joice)
Una
galassia
quindi,
un
intorno
di
narrativa
che
può essere
diversamente
esplorato
e
che
proprio
perdendo
una
guida
interpretativa
costringe
il
lettore
ad
un
continuo
cambiamento
di
strategia,
alla
scelta
soggettiva,
alla
nebulosa
di
contenuti
che
come
una
ombra
vivida
contiene
lo
spazio
del
racconto.
L'opera
ipertestuale
pensata
per
la
rete
in
questo
modo
perde
i
contorni,
sfuma
e
si
fa
inafferrabile,
nega
la
propria
presenza
e
si
sparpaglia
in
continue
fughe
verso
il
fuori
che
lo
attua
e
che è anche
soggetto
alla
interpretazione
della
sua
matrice
Al
di
la
di
questo
il
vero
spettro
appare
la
strategia
commerciale
che
intrappola
e
polarizza
le
parole
privandole
di
quella
fluida
interscambiabilita
che
la
dimensione
virtuale
ha
introdotto
tra
la
sfera
dei
significati
ed
il
sostrato
dei
significati,
inchiodandone
la
meravigliosa
permutazione
Più in
profondità addentrandoci
nella
stratificazione
semantica
della
rete.
Una
certa
eteroglossia
dei
linguaggi
di
programmazione!
sequenze
di
istruzioni
operative
che
danno
ad
un
linguaggio
frammentato
un
potere
primordiale,
creativo,
capace
di
modificare
la
realtà superficiale
della
rete,
elaborando
l’informazione
come
uno
strumento
scarno
ed
efficace,
fantasioso
e
terribile,
generando
un
fraseggio
di
sintagmi
e
termini,
una
babele
di
operazioni
che
disorientano
chi
non
si
riconosce
nei
lineamenti
della
matrice
Si
alcuni
esperimenti
(Code.doc – Absurd.org)
si
muovono
in
tale
direzione
disegnando
siti
in
cui
un
ibrido
incomprensibile
melange
di
html
e
codice
ascii
fa
trapelare
nessi
assurdi
ed
esilaranti.
Il
falso
codice
sterile
ed
innativo
appare
come
una
pioggia
di
segnali
indecifrabili,
prodotti
autonomamente
dalla rete. Provenendo
da altrove fotografa
la soglia di frattura
tra l’uomo
e la macchina…in questa interzona in cui ogni collegamento risulta casuale
ed ingiustificato Ma soprattutto si manifesta la continua lotta tra la protezione
dei dati sensibili e la perenne possibilità di eludere i sistemi di controllo,
di investigare e rendere strutturalmente pubblico ciò che è privato
Il
copyright ed il diritto di
autore infatti sono concetti
analogici che male si adattano
all’estrema
trasparenza e malleabilita
dei bit digitali - Sistemi
proprietari che cercano di
imporre il modello basato
sul possesso dei brevetti,
sulla
riservatezza delle informazioni…
Mercato, diritto e politica condividono strategie per il
mantenimento dello status quo sociale.
Il
fenomeno “open source” certo! dove
avviene lo scambio paritario dei programmi…perché tramite esso
si stanno sperimentando forme alternative che non capitalizzano l’oggetto,
ma la perizia di sviluppatori sempre più simili ad artigiani
L’approccio estetico alla programmazione
in questi termini misura l’equilibrio tra la bellezza della partitura
del codice, l’armonia interna delle sue operazioni ed il risultato che
produce la sua applicazioneUn’esperienza che non si esaurisce con la
conoscenza del linguaggio ma deve comprendere la complessità ed il funzionamento
delle procedure basilari della programmazione, provando a forzare i limiti
di ciò che la rete inventando… promuove nuovi territori
per espanderla
Anche dal virus!
L’attivismo sociale e politico che usa l’hackeraggio per dare vita
a pratiche comunitarie è in stretta relazione con la guerriglia
mediatica attuata da artisti che utilizzano tattiche che provocano delle
distorsioni creative, dei tracciati informazionali, operando su tutta
la scala di stratificazione semantica, travestendosi da fonti legittime,
sostituendosi ai centri nevralgici, occupando e parodiando i canali istituzionali
Lo scopo è quello di stimolare il senso etico
degli internauti, risvegliarli dall’ipnosi delle notizie di cronaca.
Integrazione di forme di comunicazione e di espressione
tradizionali e nuove dunque per poter prendere parte in prima persona
alla tutela della libertà di
scambio delle informazioni nell’era digitale.
Collezionismo o condivisione?Internet
permette all’artista di produrre e distribuire e commentare in modo indipendente
il proprio lavoro senza l’altrimenti necessaria intermediazione
di critici, galleristi e istituzioni culturali
Perché è dimostrato l’anacronismo di procedure di distribuzione
e di collezionismo d’arte che vorrebbe limitare la libera circolazione
e la fruizione di opere digitalizzate…
Dall’era del possesso dell’esposizione
dell’opera passiamo all’era dell’accesso perennemente
disponibili sul network globale dove i flussi binari che percorrono la
rete sotto forma di impulsi sono segnali nomadi che possono attualizzarsi
sugli schemi, scaricati, riprodotti, clonati e non perdono in definizione
e precisione
L’opera del singolo artista rischia di perdersi
nel magma di informazioni della rete.
Questo è un motivo per cui gli artisti si
coalizzano in spazi espositivi virtuali (Adaweb Rhizome Irational,org
Turbolence D-i-n-a.net ) stringendo collaborazioni, organizzando mostre
ed eventi (Ars elettronica)
Tentando soluzioni alternative alle grandi distribuzioni e produzioni di cultura
Altri
istituzioni finanziano progetti di ricerca per net-artisti (Wihtney Museum – Tate Gallery - ZKM ) dedicando
sezioni nei loro siti, concedendo spazi a progetti on line La possibilità di
diffondere a un grande pubblico le nuove pratiche artistiche sorge solo dalla
collaborazione di queste diverse forme di promozione culturale. D’altro
canto queste sono fucine di sperimentazione artistica ancora libere da univoche
direttive culturali e dirompenti perché agili e diversificati in perenne
diversione da inquadramenti formali.
Certo la continua fuga indipendente, l’evolvere anarchico dell’arte
nella rete, la rivalutazione del rapporto intercambiabile
autore –fruitore hanno rivoluzionato l’intero sistema, i meccanismi
convenzionali della produzione artistica.
biblio
M.Chastells: Galassia Internet - Mi 2002 / P.Virilio:
La bomba informatica - Mi 1999 /
C.Formenti: Incantati dalla rete - Mi 2000 / P. Levy: "Per una antropologia
del cyberspazio" - Mi 1996
J.Nancy: La comunità inoperosa -Na 1992 /
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