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Giacomo Costa. Atto 5.
2006. Particolare. Courtesy Anima digitale 2006 Giuseppe O. Longo - Io non ho ricette per la creatività, anzi credo che sia un fenomeno che ci sfugga. E c'è una sorta di paradosso nel tentativo di individuare le fonti, le scaturigini profonde della creatività. Così come c'è un tentativo opposto di imbrigliare la creatività per ricondurla a qual cosa di già noto. La creatività è copia del genio ma noi non sappiamo bene cosa sia. Il genio da una parte è oggetto di ammirazione sconfinata e dall'altro di timore - perchè sentiamo e percepiamo che ha delle qualità e capacità che non riusciamo a seguire. E la storia della civiltà occidentale è una storia all'insegna della ammirazione e anche della normalizzazione del genio che raggiunge il suo apice con l'intelligenza artificiale, in cui si cerca di costruire una macchina che in qualche modo imiti l'intelligenza dell'umano e se possibile vada al di là. Ed è un tentativo di normalizzazione nel senso più drastico del termine - normalizzazione politica.. Il genio indubbiamente ha una dotazione genetica o 'genialoide' connaturata, però deve lavorare in un contesto che gli sia favorevole. Noi non possiamo concepire Leonardo da Vinci che nasca in una zona desertica e con nessuno intorno... Ci deve essere un contesto. Ma per creare quel contesto ci vuole la comunicazione. E quì veniamo alla tecnologia moderna che ci consente di comunicare in maniera più rapida, forse più superficiale ma certamente più intensa di un tempo. Tanto è vero che si sta creando ed alcuni lo hanno affermato in maniera abbastanza motivata - si sta creando una sorta di intelligenza collettiva, una intelligenza diffusa che ha a che fare con l'ibridazione uomo-macchina e con le connessioni a rete di tante unità di pensiero. Questo è un fenomeno nuovo che va studiato attentamente. C'è ancora la possibilità di essere creativi nel momento in cui si sviluppa una intelligenza collettiva e non c'è più questa sorta di mitologia del genio che pure ha un fondamento forte nella storia della umanità? Queste sono domande importanti che ci mettono di fronte agli sviluppi immediatamente futuri della nostra civiltà. Che le macchine abbiano sulla nostra capacità comunicativa e produttiva una influenza enorme è evidente. Quando si passa dalla scrittura a mano alla scrittura al computer - cambia radicalmente il modo di scrivere, anche il modo di scrivere narrativo. C' è stata una esperienza soggettiva molto forte. Ecco! Per il momento mi fermo quì. Festival della Creatività. Fortezza da Basso FIrenze novembre 2006 |
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